Sembra che il problema nazionale in quest’ultimo periodo sia il lavoro festivo, come se i veri e prioritari problemi legati al lavoro non fossero altri. In questo quadro si registra la protesta dei lavoratori Ikea che hanno manifestato oggi a Roncadelle, in provincia di Brescia, contro il lavoro nei giorni festivi. “No al lavoro Festivo” questo lo slogan sostenuto dai lavoratori che, forse, dimenticano di avere un lavoro e con tutte le dovute tutele contrattuali.
Con un volantinaggio i lavoratori sostenuti dalle sigle sindacali Cub e Sgb, hanno distribuito dei volantini nel quali veniva sostenuto il diritto dei lavoratori del commercio alle feste. E quelli di tanti servizi, i trasporti urbani a ferroviari, i pompieri, gli agenti delle forze di sicurezza, medici, infermieri, personale di pulizia in ospedali e strutture assistenziali e molte altre categorie, non lavorano forse anche nei festivi? Avete mai avuto occasione di recarvi in un punto vendita Ikea alla domenica? Dovete sgomitare per muovervi. Qual è il volume di affari che si realizza nei giorni festivi all’Ikea?
Se va bene per l’azienda lo stesso è per i lavoratori
In Italia esiste un problema culturale di fondo: non si riesce a capire che le sorti e il successo di un’azienda è legata a filo doppio con il benessere e con la sicurezza dei lavoratori di quell’azienda. Occorre lavorare con l’obiettivo di far funzionare al meglio l’azienda, a renderla più redditizia possibile perché questo significa sicurezza e benessere per tutti. Adoperarsi per limitare la redditività per l’azienda significa semplicemente darsi la zappa sui piedi, fare in modo che l’azienda non possa riconoscere nemmeno un centesimo in più ai suoi lavoratori con l’obiettivo minimo di mantenere l’occupazione in essere.
Anche questo aspetto è importante: più l’azienda lavora e più personale dovrà assumere. Si parla tanto di cercare ogni modo possibile per aumentare l’occupazione ma quando si tratta di lavorare per incrementare gli affari dell’azienda ci si tira indietro, si protesta?