Revocata la Cassa Integrazione alla Melegatti

Solo pochi giorni fa veniva annunciata la Cassa Integrazione alla Melegatti di Verona, azienda storica madre del Pandoro, il cui primo esemplare uscì dal forno nel lontano 1894. Il destino della storica azienda pareva segnato, il fallimento, dopo investimenti andati male, diversificazione del prodotto che non ha funzionato, l’impossibilità di rifornirsi di materia prime per la produzione per il diniego di fornitura da parte di fornitori che attendono da troppo tempo pagamenti che non arrivano, i lavoratori che attendono tre mesi di stipendio.

Una situazione disastrosa che imponeva la chiusura della Melegatti fino a pochi giorni fa, quando un Fondo maltese annunciava l’immissione di importanti investimenti per riprendere la produzione, cosa avvenuta. Melegatti, però, è terribilmente in ritardo sui tempi del mercato e i suoi prodotti riuscirebbero ad arrivare nei punti vendita troppo sotto Natale, quando i supermercati ormai praticano sconti per smaltire le scorte. Da qui la decisione del Fondo di richiedere la Cassa Integrazione per i lavoratori in attesa di avviare la produzione pasquale. Grande delusione dei lavoratori ma almeno una prospettiva futura di mantenimento del lavoro.

Solidarietà concreta

Si è registrata una grande solidarietà popolare per mantenere in piedi la Melegatti: in molti hanno acquistato i suoi prodotti presso lo spaccio aziendale, è stata lanciata anche attraverso Whatsapp e i vari Social una raccolta di ordini direttamente alla fabbrica gli studenti delle superiori e universitari si sono resi protagonisti di questa iniziativa e molti ordini sono arrivati alla Melegatti.

Nonostante questo la Cassa Integrazione sembrava inevitabile ma giunge una notizia inaspettata, il miracolo di Natale: il Fondo Maltese ha deciso di produrre e mettere in vendita altri 5000 pandori, non nei punti vendita tradizionali, ormai non ci sono più i tempi ma nello spaccio aziendale di San Giovanni Lupatolo e revocare la Cassa Integrazione. Questa decisione per fare fronte alle tante domande di consumatori che si stanno recando presso lo spaccio per acquistare i prodotti dell’azienda, una gara di solidarietà davvero importante. Molte persone, pur di aiutare l’azienda a continuare a lavorare, accettano anche pandori con ammaccatura sulla confezione, invendibili diversamente.