Piano formativo su come finanziare l'impresa
di Redazione
06/06/2018
Obiettivi del piano finanziario e struttura
- Potenziare la gestione strategica e finanziaria;
- Controllare l’andamento dei rapporti con le banche;
- Monitorare le aree di criticità aziendale per individuare tecniche e strumenti per ottimizzare la gestione dell’impresa in chiave bancaria;
- Comunicare in modo continuativo, trasparente, efficiente e professionale con le banche.
Struttura di un buon piano formativo
Di seguito la struttura di un buon piano formativo per le imprese di ogni genere:- La costruzione dell’area finanza all’interno dell’impresa: il ruolo centrale della finanza, la scelta della banca ottimale, i fondamenti dell’area finanza in azienda;
- Gli strumenti di analisi, controllo e pianificazione finanziaria: gli indici di bilancio per l’analisi della struttura economica-finanziaria, la costruzione del rendiconto finanziario e l’analisi dei flussi, il reporting finanziario, il budget finanziario, il business plan;
- Cash-management e gestione della tesoreria aziendale: le previsioni a brevissimo termine (forecast mensili di cassa, proventi e oneri finanziari), cash flow preventivo e piani di movimentazione della cassa;
- La gestione del rapporto con le banche: modelli di rating per la valutazione dell’impresa ed effetti sulla disponibilità e sul costo del credito, come finanziare l’impresa, predisposizione della pratica per la richiesta di fido, azioni e tecniche per gestire il rating bancario, la Centrale dei Rischi gestita dalla Banca d’Italia, da Basilea 2 a Basilea 3 ;
- Gestione odierna finalizzata, in futuro, ad una seria strategia di investimento in azioni (per una buona guida consigliamo https://www.strategia-azioni.it/ e http://www.ilsole24ore.com/), considerando che mediamente i guadagni azionari nel medio/lungo termine sono più alti rispetto a qualunque altro investimento più o meno sicuro;
- Strumenti e tecniche di controllo del conto corrente bancario: il monitoraggio continuo dei rapporti bancari in essere (anticipi su fatture, l’apertura di credito in c/c, ecc.), il controllo del conto corrente bancario;
- Come ridurre il rischio di credito: il mercato delle garanzie, i confidi.
Articolo Precedente
Come scegliere la carta di credito per liberi professionisti
Articolo Successivo
Dove investire la liquidità oggi?
Redazione
Notizie scritte da Pamela Tela per EconomiaOnline.net . News più solide e in tempo reale dal mondo dell'economia in Italia e dal mondo.