Le auto a guida autonoma sono ormai praticamente una realtà che presto sarà sulle strade di tutto il mondo; non sono solo le auto a esordire presto senza la necessita di un essere umano a guidarle, siamo alle soglie anche delle navi senza equipaggio. In verità, senza che nessuno se ne possa accorgere, su molte strade le auto a guida autonoma sono già presenti, in sperimentazione, soprattutto sulle strade francesi in percorsi che attraversano tutta la nazione ma anche in Italia sono in sperimentazione, al fine di evidenziarne i problemi per affinare sempre di più i software che le gestiscono e i sistemi di sicurezza per consegnare nelle mani, si fa per dire, dei futuri proprietari una vettura pienamente funzionante e con la massima sicurezza, molto superiore a quella che deriva dal comando umano, suscettibile di errori, distrazioni, stanchezza e quant’altro che i computer non conoscono, sempre pronti alla reazione in millesimi di secondo rispetto ai dati che si presentano alla loro elaborazione.
Le navi senza equipaggio
Può darsi che sembri una follia una nave senza nessuno al comando e senza equipaggio ma in verità le vie del mare sono molto più tranquille delle vie cittadine: immagina un’auto quanti dati deve considerare: incroci, limiti, divieti, il rischio di collisione con centinaia di altri veicoli circolanti, pedoni che attraversano la strada eccetera; in mare tutto questo non esiste,l’incrocio con altre navi è evento non così tanto frequente, le manovre più complesse sono l’attracco e la partenza dal porto, per il resto la navigazione è facilmente controllabile e gestibile, semplice almeno rispetto al compito delle auto. Questo progetto ha già un nome: Rina. Il problema non è poi tanto tecnologico, la tecnologia ci sarebbe già ma Rina deve superare i timori umani: se molta gente oggi non si fiderebbe ancora a salire su un’auto con un computer alla guida, figuriamoci trovarsi in mezzo al mare sapendo che nessun essere umano è presente come equipaggio e peggio ancora al timone.