Come aprire la partita iva: tutte le info!
Contenuti
Guida su come aprire la partita iva nel 2017 e tutte le informazioni utili in semplici passi
L’IVA (imposta sul valore aggiunto) è un imposta che si applica alla produzione e compravendita di tutti i beni e servizi. Iva si applica al valore aggiunto del bene o del servizio. Ogni azienda e ogni professionista quindi ha l’obbligo di farsi una partita IVA.
Che cosa è la partita IVA
La partita IVA è un insieme di undici numeri che identificano un soggetto professionista, una società in maniera specifica che di conseguenza svolgono un’attività soggetta all’imposizione fiscale diretta. I numeri di cui è composta la partita IVA servono a identificare il nome del titolare dell’azienda (sono i primi sette numeri);per identificare l’ufficio delle entrate in cui è stata fatta richiesta di aprire partita IVA(gli altri tre) e infine l’ultimo numero è un codice di controllo. Questi numeri resteranno gli stessi per tutta la durata dell’attività.
La partita IVA serve per emettere fatture e pagare al fisco le tasse e l’iva.
Una curiosità è la denominazione della partita IVA nelle zone italiane caratterizzate dal bilinguismo, in Valle d’Aosta è nominata Code TVA, nella provincia di Bolzano Mehrwertsteuer-Nummer, in Friuli Venezia Giulia Identifikacijska st za DDV.
Chi deve aprire la partita IVA?
Sono obbligati ad aprire partita IVA tutti i professionisti e i lavoratori autonomi che superano un reddito annuo di 5 mila euro.
Procedure per aprire partita IVA
Per aprire una partita IVA bisogna fare richiesta all’Agenzia delle Entrate entro trenta giorni dal primo giorno di inizio attività. Ci sono due modelli: il modello AA9/7 e il modello AA7/7.
Il primo modello è per i lavoratori autonomi e per le imprese individuali, il secondo modello è per i soggetti che non sono persone fisiche quindi per le società. Sul sito dell’agenzia delle entrate si può trovare il file in pdf di entrambi i modelli da scaricare. La richiesta di partita IVA si può fare sia in via telematica, sia recandosi di persona all’Ufficio dell’agenzia delle entrate. Avrete bisogno di un codice ATECO per aprire partita IVA, il codice è una combinazione di numeri e lettere che individua una attività economica, dove le lettere identificano il settore economico mentre i numeri identificano la sotto categoria. Servono per classificare tutte le imprese e attività per settore con lo scopo di fare statistiche e anche per motivi di tipo fiscale ed economico. Si deve scegliere inoltre tra due regimi contabili: contabilità ordinaria o regime forfettario. Il primo regime di contabilità implica costi diversi, dal secondo quindi vuole un guadagno abbastanza alto per sostenere le spese di gestione; che sono composte dal costo del commercialista e i contributi da versare all’ INPS. Inoltre per chi deve iscriversi alla Camera di commercio (le ditte individuali) dovrà versare alla camera tra gli ottanta e i cento euro all’anno.
Il secondo regime di contabilità cioè quello forfettario, offre agevolazioni per quanto riguarda le tasse circa del 5% per i primi cinque anni (purché l’attività sia nuova, quindi mai esercitata precedentemente) e del quindici % dal sesto anno. Inoltre esistono tipi di imposta sul valore aggiunto che si differenziano tra loro per l’ aliquota, quindi la partita IVA dovrà esprimere e indicare questa differenza. L’aliquota più bassa corrisponde al 4% e si applica sui beni di prima necessità come ad esempio gli alimenti. L’altra aliquota è del 10% che si applica sui servizi turistici ad esempio gli hotel. L’aliquota più alta che è quella ordinaria del 22% si applica a tutto il resto dei beni e servizi.
Come si versa l’iva?
L’iva va versata allo Stato con una liquidazione periodica che può essere mensile o trimestrale. La liquidazione è il calcolo dell’imposta che si calcola mettendo insieme tutta l’iva pagata dai clienti e a questa si sottrae l’iva che si è versata ai fornitori.
Chi sceglie il metodo mensile deve versarla nel mese successivo entro il sedici. Chi sceglie la liquidazione trimestrale devono versare il primo trimestre(gennaio febbraio e marzo) il sedici di maggio; il secondo trimestre (aprile maggio e giugno) entro il sedicesimo del mese di agosto; il terzo trimestre (luglio agosto settembre) per il sedici novembre; il quarto trimestre(ottobre novembre e dicembre) va versato entro il sedici marzo.
Aprire partita IVA per i giovani
C’è anche una partita iva per i giovani, detta Partita Iva dei minimi. “superminimi” sono chiamate così le imposte agevolate per gli under 35, con un imposta sul reddito pari al 5% e tempi di scadenza più lunghi. Questo regime agevolato è stato messo in atto in quanto molti giovani professionisti e laureati con la crisi e la disoccupazione cercano strade nuove puntano sull’autoimprenditorialità, quindi aprendosi una partita IVA.
Inoltre gli under 35 rientrano nei “nuovi minimi” che prevede il taglio dell’iva sull’emissione delle fatture.
Si consiglia a tutte le età comunque di affidarsi ad un commercialista, spendendo circa intorno ai duecento euro; varia dalle categorie: la categoria di commerciante e artigiano la spesa è circa di duecento/ duecentocinquanta euro. Mentre per il libero professionista il pagamento si aggira intorno ai cento euro.