Trattamento termico per acciaio: di cosa si tratta e quali sono i vantaggi

Nel corso degli ultimi tempi, in ambito industriale, si parla spesso e volentieri del trattamento termico per acciaio. Ebbene, qual è la sua reale funzione? È importante cominciare con il sottolineare come ci siano varie tipologie di processi che rientrano sotto tale definizione. Ebbene, ciascuno di essi si caratterizza per avere l’obiettivo di raggiungere dei risultati differenti, sempre in base a quelle che sono le principali necessità d’uso.

Grazie al trattamento termico, ecco che la parte di nichel che si trova all’interno dell’acciaio viene innalzata fino a temperature molto elevate, in maniera tale da poter raggiungere un soddisfacente livello di compattezza dello strato finale, affidandosi ad aziende di qualità ed esperte come Nicasil.

L’obiettivo del trattamento termico

Lo scopo di questo processo è quello di incrementare il livello di aderenza e, al contempo, anche quello che si riferisce alla durezza. Il trattamento termico ha il suo principale punto di forza nel fatto di rendere possibile la trasformazione a forma cubica a facce centrate, che riesce a raggiungere una composizione nettamente dotata di maggiore stabilità, così come un livello di durezza in superficie molto più alto.

Di solito, per poter raggiungere un livello di durezza superficiale che si aggira intorno a 1000 HV100, basta molto semplice adottare un trattamento termico. Quest’ultimo dovrebbe avere una durata che si aggira intorno a 10 ore, a una temperatura pari a circa 300 gradi. Altrimenti, si può anche optare per un trattamento della durata di soli 60 minuti, ma a una temperatura più alta, intorno ai 400 gradi.

La definizione di trattamento termico

Stiamo facendo riferimento a un vero e proprio ciclo di riscaldamento, che viene portato a termine solo quando ci sono delle condizioni e delle temperature ben precise. L’obiettivo è quello di fare in modo che l’acciaio possa avere delle forme più cristalline, in maniera tale che possa raggiungere determinati standard sia dal punto di vista tecnologico che meccanico.

Un procedimento che è particolarmente minuzioso e che viene poi seguito anche da varie fasi che sono dedicate essenzialmente al raffreddamento. In quest’ultimo caso, troviamo delle tempistiche che possono essere più o meno lunghe in relazione all’effetto finale che si ha la necessità di raggiungere. Per poter individuare la tipologia di trattamento in maniera precisa, è fondamentale avere a disposizione i dati che riguardano il diagramma di stato che caratterizza l’acciaio che si dovrà lavorare. Non solo, dato che serve conoscere anche le rispettive curve che vengono ottenute grazie a dei processi di riscaldamento e di raffreddamento contraddistinti da una notevole lentezza. In questo modo, si può ottenere un certo equilibrio a qualsiasi temperatura venga sottoposto l’acciaio.

Il ruolo fondamentale della velocità

Uno degli aspetti più tipici dei trattamenti termici relativi all’acciaio è senz’altro quello relativo alla velocità che caratterizza il processo sia di riscaldamento che di raffreddamento. La tempistica che serve prendere in considerazione per questo tipo di lavorazioni va a condizionare in maniera diretta le temperature di transizione. Un aspetto da mettere in evidenza, visto che riveste ancora maggiore importanza, è legato alla natura della struttura che si riesce a ricavare.

Per poter definire le principali modalità che caratterizzano un trattamento termico, è bene mettere in evidenza come ci siano alcuni aspetti da tenere sempre bene a mente. Ovvero, serve prima di tutto conoscere quali sono gli aspetti critici di temperatura, che cambiano in base al tenore di carbonio. Un altro aspetto da valutare è quello legato alle curve di trasformazione in relazione all’austenite, che possono essere in condizioni di anisoterme oppure isoterme. L’ultimo aspetto è quello relativo alla conoscenza delle varie temperature legate sia alla fase di inizio che di termine del ciclo di trasformazione martensitica.