Conto corrente a zero spese: tutto ciò che c’è da sapere
L’importanza del conto corrente è ineludibile: nel 2021, è diventato indispensabile per poter ricevere lo stipendio o la pensione, pagare le bollette ed effettuare pagamenti tramite le carte elettroniche. Complici i tassi negativi imposti dalla Banca Centrale Europea, volti a rilanciare la zoppicante economia dell’area euro, i cittadini italiani hanno visto lievitare, non di rado, il costo di questo indispensabile strumento finanziario del risparmio.
Eppure, esiste ancora la possibilità di poter aprire un conto corrente zero spese, riuscendo ad evitare il pagamento di ingenti spese. I conti correnti online, spesso, risultano meno costosi rispetto a quelli aperti presso uno sportello bancario e possono essere un ottimo supporto per i consumatori. È estremamente importante, tuttavia, leggere attentamente tutte le condizioni previste.
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Come valutare la convenienza di un conto corrente
Le prime voci da attenzionare sono quelle riguardanti il “canone mensile” o “spese di gestione tenuta conto”, principale capitolo che illustra, in prima battuta, i costi di un conto corrente: nel primo caso, le spese sono fisse e non prevedono un forfait di operazioni oltre le quali vengono conteggiate ed addebitate singolarmente al cliente.
Il canone mensile, quindi, rappresenta un elemento che consente di quantificare, in maniera più adeguata, i reali costi di un conto corrente e verificare, effettivamente, se sia o meno a zero spese. Nella maggior parte dei casi, l’azzeramento totale delle spese è previsto con l’accredito dello stipendio o della pensione sul conto corrente, in altri, invece, è necessario che l’utente abbia sottoscritto alcuni prodotti finanziari con l’istituto di credito.
Nei fogli informativi delle banche, questi dettagli devono essere esplicati in maniera chiara, semplice ed esaustiva, al fine di rendere il risparmiatore maggiormente consapevole delle scelte effettuate. I conti che prevedono la voce “spese di tenuta conto” anziché il canone mensile, risultano solitamente convenienti se l’operatività è estremamente contenuta e prevede l’esecuzione di un numero limitato di operazioni.
Oltre alle suddette voci, il consumatore deve valutare attentamente la presenza, o meno, di altri capitoli di spese. La domiciliazione delle bollette, ad esempio, è un elemento da tenere in considerazione. Al giorno d’oggi, infatti, la maggior parte delle utenze avviene direttamente in conto corrente: è importante, quindi, appurarsi che il pagamento delle singole bollette sia incluso nel canone mensile del conto corrente.
Home banking e carte di pagamento
Un capitolo estremamente importante, poi, riguarda l’home banking. La maggior parte degli istituti di credito che operano prevalentemente online lo offrono gratuitamente, perlomeno nelle versioni “basiche”, ovvero per visualizzare i movimenti del conto corrente o disporre le principali operazioni bancarie dal medesimo.
Per sensibilizzare anche quei soggetti che non hanno grande dimestichezza col mondo informatico, l’home banking deve risultare di semplice ed immediato utilizzo, facilmente intuibile per effettuare le operazioni – come ricariche telefoniche, bonifici e pagamento dei bollettini – che sino a qualche anno fa venivano effettuate solo ed esclusivamente tramite lo sportello bancario.
Nell’utilizzo del conto corrente, un ruolo rilevante viene svolto dalle carte di pagamento. Di norma, i conti correnti a canone fisso mensile prevedono la gratuità del bancomat, che è diventato, al giorno d’oggi, lo strumento indispensabile nella quotidianità di ogni singolo consumatore, garantendo la possibilità di ritirare il contante 24 ore su 24 e 7 giorni su 7 ed effettuare pagamenti presso tutti gli esercenti dotati di apparecchiatura POS.
Un discorso a parte, invece, va fatto per la carta di credito. Questo strumento di pagamento, infatti, prevede – di norma – il pagamento di un canone annuo a sé stante oppure l’aumento del canone mensile standard del conto. Anche nel caso della carta di credito, tuttavia, è possibile in alcuni casi azzerare il costo mensile, in base, ad esempio, al raggiungimento di una determinata somma di spesa effettuata con la carta stessa.