5 cose che non sapevi sul conto corrente

Tra i tanti strumenti del mondo finanziario, uno, più di altri, viene utilizzato da qualsiasi risparmiatore: il conto corrente. Esso rappresenta il punto cardine per ogni singolo cittadino, considerati gli elevati servizi che è in grado di offrire: dall’accredito dello stipendio alla domiciliazione delle bollette, passando per gli addebiti relativi a tutte le operazioni che, quotidianamente, effettuiamo con bancomat e carta di credito.

Quando si dispone di questo strumento del risparmio, di conseguenza, è opportuno essere a conoscenza di tutte le sue caratteristiche, senza tralasciare nulla al caso. In questo articolo, quindi, andremo ad analizzare alcuni aspetti poco noti del conto corrente, ma in grado di rendere maggiormente consapevole l’utilizzo dello stesso.

Imposta di bollo

Non sono pochi quei risparmiatori che, con cadenza mensile, bimestrale, trimestrale, semestrale o annuale in base alla periodicità di invio del proprio estratto conto, vedono rendicontata la seguente voce di addebito: “imposta di bollo”. Essa non rappresenta una spesa “viva” del conto corrente, ma una tassa da dover riconoscere all’erario, che può raggiungere la soglia massimo di €.34,20 annui.

Questa imposta, tuttavia, si applica al raggiungimento della giacenza media di €.5000,00, calcolata in misura frazionata in base all’invio dell’estratto conto. E’ opportuno, laddove fosse possibile, mantenere una giacenza del conto corrente inferiore a detta somma, ottenendo un risparmio di quasi €.35,00 all’anno.

Investire/trading online

Per evitare il pagamento di questa imposta, impossibile, di fatto, da poter recuperare tramite gli interessi elargiti dal conto corrente (diventato da almeno due decenni uno strumento non remunerativo), molti utenti optano per la sottoscrizione di alcuni prodotti finanziari, accessibili anche tramite la formula del piano d’accumulo (PAC).

Investire nel mondo finanziario, a differenza di un tempo, implica l’apertura di un conto corrente d’appoggio, dove devono necessariamente transitare tutte le operazioni di compravendita effettuate. Anche chi decide di rivolgersi alle piattaforme di trading online dovrà aprire, presso il broker prescelto, un conto trading dove depositare le somme e transitare tutte le operazioni

Quando è possibile aprire un conto corrente gratuito

Restando in tema di “costi”, è opportuno sapere che in alcuni casi è possibile aprire il conto corrente in maniera totalmente gratuita. Un’opportunità, per quanto ovvio, che riguarda una fetta limitata di nostri connazionali che, purtroppo, versano in condizioni economiche non favorevoli. L’apertura del conto corrente gratuito, infatti, si rivolge a chi ha un reddito ISEE attestato inferiore ad €.11600,00 o percepisce un assegno pensionistico inferiore ad €18000,00.

Il conto corrente è gratuito finché rientra nella seguente operatività annua : 6 prelievi in contanti allo sportello (12 per i pensionati); 12 prelievi bancomat su banca diversa; 36 accrediti di bonifici (stipendio e pensione inclusi); 12 bonifici continuativi (ad esempio, pagamento affitto); 12 versamenti in contanti (6 per i pensionati); 1 carta bancomat, grazie alla quale si possono effettuare un numero illimitato di operazioni (ad eccezioni del summenzionato prelievo su altro istituto di credito).

Delega o cointestazione

Molti risparmiatori non sono a conoscenza della differenza che intercorre tra l’essere delegato sul conto corrente oppure cointestatario. Nel primo caso, il titolare del conto corrente consente alla persona designata di poter operare a suo nome e non può far transitare, di conseguenza, bonifici o assegni intestati al delegato.

Operatività, quest’ultima, ammessa invece in caso di cointestazione: la persona, essendo cointestataria, potrà ricevere bonifici o staccare assegni a proprio favore, in quanto il cosiddetto “conflitto di interesse” viene meno.

Estinzione del conto corrente

Un capitolo estremamente delicato, poi, riguarda l’estinzione del conto corrente. Situazione che, non di rado, genera situazioni di conflitto tra istituti di credito e clienti. E’ utile sapere, però, che da quasi quindici anni non è previsto la commissione per l’estinzione del conto corrente, che un tempo, invece, veniva applicata delle banche e rappresentava, talvolta, un elemento fortemente ostativo alla chiusura del conto corrente.

Quando si chiude un conto corrente, tuttavia, gli aspetti da valutare sono molteplici e a fornire tutte le informazioni dettagliate ci pensa contocorrente.net, la più autorevole fonte sul web in materia. Quando si chiude un conto corrente, infatti, è indispensabile essere a conoscenza dei tempi coi quali trasferire le utenze domestiche, revocare la carta di credito o il bancomat ed altri aspetti ancora di non secondaria importanza.