Impatto del coronavirus nel settore sportivo dal punto di vista economico

Sono ormai tre settimane che l’Italia sta vivendo quella che potremmo definire come una vera e propria paralisi. La pandemia di Coronavirus ha bloccato il paese, costringendo il governo ad emettere il decreto “io resto a casa” e di conseguenza i cittadini a rimanere fermi nelle rispettive abitazioni, ad eccezione di situazioni di comprovata necessità. Per il resto, qualsiasi attività che non sia essenziale per la sopravvivenza è stata sospesa o annullata.

Non si tratta però di una situazione isolata: quasi tutti gli altri paesi europei infatti, pur avendo agito successivamente (poiché il Covid-19 li ha raggiunti più tardi), stanno oggi vivendo uno scenario simile. In un tale contesto, è sempre stato chiaro che le economie nazionali e quella internazionale avrebbero subito dei contraccolpi pesantissimi: il blocco quasi totale delle attività di un paese non può, inevitabilmente, non intaccarne i meccanismi economici. Andiamo a vedere quali sono stati gli effetti sul settore sportivo.

L’impatto sul settore sportivo

Quando parliamo di sport non dobbiamo pensare solamente al calcio, così come sarebbe assolutamente errato rivolgere la nostra mente solamente agli atleti e ai componenti dello staff tecnico di una qualsivoglia squadra. Tutte le competizioni, di qualsiasi livello e disciplina, sono state sospese in Italia fino almeno al 3 aprile (data che non potrà chiaramente essere rispettata, e che verrà per forza posticipata): anche in questo caso, l’Europa si sta adeguando a questo blocco provvisorio.

Ma nel momento in cui pensiamo allo sport dobbiamo pensare anche agli introiti – e dunque in questo periodo alle incredibili perdite – delle società, così come delle emittenti televisive che non hanno materiale da trasmettere, e allo stesso modo ai centri scommesse. Siano essi fisici o online, anche questi ultimi stanno subendo nell’ultimo periodo un contraccolpo pesantissimo: per quanto riguarda le soluzioni concrete, il decreto vieta ovviamente la frequentazione di questi luoghi.

Per il gioco virtuale invece, è chiaro come siti protetti e sicuri quali casinoonlineaams.com possano offrire tantissime altre alternative, ma non più il gioco degli eventi sportivi live. Sembrano ragionamenti scontati ma tradotti in numeri e soprattutto in quantitativi economici si tratta di cifre spaventose, tutte conseguenze di un blocco che è stato inevitabile ma terribile per i settori in questione.

Le possibili conseguenze

La realtà parla infatti di un calo netto registrato su queste piattaforme dal punto di vista del gambling: in questo settore si è registrato addirittura un calo dell’80% negli affari nel recente periodo. Chiaramente, come ricordato in precedenza, restano disponibili e molto utilizzate – anche più del solito – le possibilità di gioco online per tutti quei giochi che non comportano eventi sportivi: dai giochi di carte alle slot machine, fino ai dadi e alla roulette e così via.

E adesso? Quale panorama si prospetta di fronte ai metaforici occhi di questo settore? La crisi e le problematiche potrebbero non essere ancora terminate, poiché si tratta di una situazione che comporta conseguenze importanti e notevoli, e che inevitabilmente porterà con sé strascichi non da poco. È infatti ad oggi concreta, palpabile, la possibilità che molti sponsor possano rinunciare a partnership che magari erano state già intavolate ma che hanno vissuto questo scossone.

D’altronde è logico che realtà come case da gioco e bookmakers, come qualsiasi altra realtà nel momento in cui si trovi a siglare un contratto commerciale, no possano assumersi rischi eccessivi e debbano valutare un affare che sia vantaggioso per entrambe le parti in gioco. Dipingere la possibilità di un tragico distaccamento del settore come realtà sarebbe scorretto, ma dall’altra parte sarebbe ingiusto ignorarla come possibilità. solamente i prossimi mesi faranno chiarezza su questa situazione, districandola in un modo o nell’altro.